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Cosa Visitare in città

In questa sezione potete trovare i principali luoghi turistici della città. Consiglio caldamente di visitare il sito web dell'agenzia del turismo della citta' per verificare aperture e altri eventi ch si svolgono periodicamente in città http://www.turismo.ra.it/
La Basilica di san Vitale fu fatta costruire dal vescovo Ecclesio nel 526 e completata nel 547 dal suo successore, l'arcivescovo Massimiano, quando Ravenna era già stata riconquistata dall'imperatore romano Giustiniano I[1]. L'edificio, capolavoro dell'architettura ravennate, combina elementi architettonici romani (la cupola intradossata, la forma dei portali, le torri) con elementi bizantini (l'abside poligonale, i capitelli, la costruzione in mattoni). Dalla forma geometrica del nucleo principale emergono altri corpi altrettanto rigorosamente definiti: il tiburio sopraelevato, ugualmente ottagonale, e l'abside, che, secondo l'uso locale, è poligonale all'esterno, semicircolare all'interno e affiancata da due piccoli ambienti (detti pastoforia, pròthesis e diacònicon). Si accede all'interno attraverso due porte: l'una in asse, l'altra, invece, obliqua rispetto all'abside. Di conseguenza anche l'ardica (o nartece o esonartece), invece di essere tangente al lato frontale dell'ottagono, si dispone obliquamente toccando un angolo del perimetro. Viene così a mancare quel rapporto rettilineo fra ingresso e abside, che rende evidente la forma dell'edificio. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_San_Vitale_(Ravenna)
93 Recomendado por los habitantes de la zona
Basílica de San Vital
17 Via San Vitale
93 Recomendado por los habitantes de la zona
La Basilica di san Vitale fu fatta costruire dal vescovo Ecclesio nel 526 e completata nel 547 dal suo successore, l'arcivescovo Massimiano, quando Ravenna era già stata riconquistata dall'imperatore romano Giustiniano I[1]. L'edificio, capolavoro dell'architettura ravennate, combina elementi architettonici romani (la cupola intradossata, la forma dei portali, le torri) con elementi bizantini (l'abside poligonale, i capitelli, la costruzione in mattoni). Dalla forma geometrica del nucleo principale emergono altri corpi altrettanto rigorosamente definiti: il tiburio sopraelevato, ugualmente ottagonale, e l'abside, che, secondo l'uso locale, è poligonale all'esterno, semicircolare all'interno e affiancata da due piccoli ambienti (detti pastoforia, pròthesis e diacònicon). Si accede all'interno attraverso due porte: l'una in asse, l'altra, invece, obliqua rispetto all'abside. Di conseguenza anche l'ardica (o nartece o esonartece), invece di essere tangente al lato frontale dell'ottagono, si dispone obliquamente toccando un angolo del perimetro. Viene così a mancare quel rapporto rettilineo fra ingresso e abside, che rende evidente la forma dell'edificio. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_San_Vitale_(Ravenna)
Il mausoleo di Galla Placidia risale alla prima metà del V secolo, all’incirca dopo il 425 d.C. e si trova a Ravenna, poco distante dalla basilica di San Vitale. La sua identificazione funzionale con un edificio funebre e quella della sua committente, l'imperatrice Galla Placidia, sono ampiamente diffuse in ambiente accademico, ma non vi è certezza di nessuna delle due: l'edificio potrebbe essere stato una semplice cappella pertinente alla chiesa di Santa Croce, cui era collegata con un nartece poi andato distrutto, come un martyrium o un oratorio.[1] Il mausoleo è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, all'interno del sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna". Secondo la tradizione Galla Placidia, figlia di Teodosio, reggente dell'Impero romano d'Occidente per il figlio Valentiniano III, avrebbe fatto costruire questo mausoleo per sé, il marito Costanzo III e il fratello Onorio. Tale tradizione non è confermata da dati documentari ed è riportata come tradizione orale da Agnello Ravennate nel suo Liber pontificalis ecclesiae ravennatis. Quasi certamente non fu comunque utilizzato come mausoleo di Galla Placidia, poiché le fonti riportano come essa morì a Roma nel 450 e lì fu sepolta nel Mausoleo onoriano. Secondo una versione assai poco probabile, probabilmente una leggenda, la salma di Galla, imbalsamata per sua espressa volontà, sarebbe stata riportata a Ravenna e collocata in un sarcofago nel mausoleo dove, per più di un millennio, la si sarebbe potuta osservare attraverso una feritoia finché un giorno, nel 1577, un visitatore disattento, per vedere meglio, avrebbe avvicinato troppo la candela alle vesti dell'imperatrice, mandando tutto a fuoco.[2] Tuttavia è generalmente accettato che tale costruzione sia un mausoleo imperiale annesso alla chiesa di Santa Croce,[3] secondo un modello documentato sia a Roma (mausoleo di Santa Costanza) che a Costantinopoli. Infatti l'edificio, in origine era collegato con un portico, ora perduto, alla chiesa[4] della quale oggi rimangono pochi resti. In seguito fu probabilmente un oratorio dedicato a san Lorenzo e ai santi Nazario e Celso. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Mausoleo_di_Galla_Placidia
60 Recomendado por los habitantes de la zona
Mausoleo de Galla Placidia
17 Via San Vitale
60 Recomendado por los habitantes de la zona
Il mausoleo di Galla Placidia risale alla prima metà del V secolo, all’incirca dopo il 425 d.C. e si trova a Ravenna, poco distante dalla basilica di San Vitale. La sua identificazione funzionale con un edificio funebre e quella della sua committente, l'imperatrice Galla Placidia, sono ampiamente diffuse in ambiente accademico, ma non vi è certezza di nessuna delle due: l'edificio potrebbe essere stato una semplice cappella pertinente alla chiesa di Santa Croce, cui era collegata con un nartece poi andato distrutto, come un martyrium o un oratorio.[1] Il mausoleo è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, all'interno del sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna". Secondo la tradizione Galla Placidia, figlia di Teodosio, reggente dell'Impero romano d'Occidente per il figlio Valentiniano III, avrebbe fatto costruire questo mausoleo per sé, il marito Costanzo III e il fratello Onorio. Tale tradizione non è confermata da dati documentari ed è riportata come tradizione orale da Agnello Ravennate nel suo Liber pontificalis ecclesiae ravennatis. Quasi certamente non fu comunque utilizzato come mausoleo di Galla Placidia, poiché le fonti riportano come essa morì a Roma nel 450 e lì fu sepolta nel Mausoleo onoriano. Secondo una versione assai poco probabile, probabilmente una leggenda, la salma di Galla, imbalsamata per sua espressa volontà, sarebbe stata riportata a Ravenna e collocata in un sarcofago nel mausoleo dove, per più di un millennio, la si sarebbe potuta osservare attraverso una feritoia finché un giorno, nel 1577, un visitatore disattento, per vedere meglio, avrebbe avvicinato troppo la candela alle vesti dell'imperatrice, mandando tutto a fuoco.[2] Tuttavia è generalmente accettato che tale costruzione sia un mausoleo imperiale annesso alla chiesa di Santa Croce,[3] secondo un modello documentato sia a Roma (mausoleo di Santa Costanza) che a Costantinopoli. Infatti l'edificio, in origine era collegato con un portico, ora perduto, alla chiesa[4] della quale oggi rimangono pochi resti. In seguito fu probabilmente un oratorio dedicato a san Lorenzo e ai santi Nazario e Celso. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Mausoleo_di_Galla_Placidia
Il battistero degli Ariani si trova a Ravenna e fu fatto costruire all'epoca del re ostrogoto Teodorico, a partire dalla fine del V secolo, terminato poco dopo, nella prima metà del VI secolo. Era il battistero della antica cattedrale ariana, oggi denominata Chiesa dello Spirito Santo. Il battistero è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, all'interno del sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna" ed è gestito dal Polo museale dell'Emilia-Romagna. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Battistero_degli_Ariani
23 Recomendado por los habitantes de la zona
Battistero degli Ariani
Piazzetta degli Ariani
23 Recomendado por los habitantes de la zona
Il battistero degli Ariani si trova a Ravenna e fu fatto costruire all'epoca del re ostrogoto Teodorico, a partire dalla fine del V secolo, terminato poco dopo, nella prima metà del VI secolo. Era il battistero della antica cattedrale ariana, oggi denominata Chiesa dello Spirito Santo. Il battistero è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, all'interno del sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna" ed è gestito dal Polo museale dell'Emilia-Romagna. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Battistero_degli_Ariani
Il Battistero Neoniano, detto anche il Battistero degli Ortodossi, si trova a Ravenna e risale al V secolo. Prende il nome dal vescovo Neone che ne fece proseguire la costruzione dopo il suo predecessore Orso. L'appellativo degli ortodossi va invece inteso secondo il significato dell'epoca, che intendeva i cristiani della "retta" dottrina in contrapposizione all'eresia ariana. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Battistero_Neoniano
23 Recomendado por los habitantes de la zona
Bautisterio de Neon
1 Piazza Duomo
23 Recomendado por los habitantes de la zona
Il Battistero Neoniano, detto anche il Battistero degli Ortodossi, si trova a Ravenna e risale al V secolo. Prende il nome dal vescovo Neone che ne fece proseguire la costruzione dopo il suo predecessore Orso. L'appellativo degli ortodossi va invece inteso secondo il significato dell'epoca, che intendeva i cristiani della "retta" dottrina in contrapposizione all'eresia ariana. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Battistero_Neoniano
La basilica di Sant'Apollinare Nuovo è una basilica di Ravenna. Nata come luogo di culto ariano, nel VI secolo fu consacrata a San Martino di Tours. L'attuale denominazione della basilica risale al IX secolo, periodo in cui le reliquie del protovescovo Apollinare, a causa delle frequenti incursioni piratesche sulla costa ravennate, per ragioni di sicurezza, furono trasferite dalla basilica di Sant'Apollinare in Classe in quella intramuraria di San Martino che venne rinominata, appunto, Sant'Apollinare Nuovo. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Sant%27Apollinare_Nuovo
43 Recomendado por los habitantes de la zona
Basílica de Sant'Apollinare Nuovo
53 Via di Roma
43 Recomendado por los habitantes de la zona
La basilica di Sant'Apollinare Nuovo è una basilica di Ravenna. Nata come luogo di culto ariano, nel VI secolo fu consacrata a San Martino di Tours. L'attuale denominazione della basilica risale al IX secolo, periodo in cui le reliquie del protovescovo Apollinare, a causa delle frequenti incursioni piratesche sulla costa ravennate, per ragioni di sicurezza, furono trasferite dalla basilica di Sant'Apollinare in Classe in quella intramuraria di San Martino che venne rinominata, appunto, Sant'Apollinare Nuovo. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Sant%27Apollinare_Nuovo
La basilica di Sant'Apollinare in Classe è una basilica situata a Ravenna. Nell'ottobre del 1960 papa Giovanni XXIII la elevò alla dignità di basilica minore[1]. La basilica è inserita, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, all'interno del sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna". È di proprietà statale, in gestione al Polo museale dell'Emilia-Romagna. Nel 2015 è stato il monumento più visitato in Emilia-Romagna[2] con 157.736 visitatori. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Sant%27Apollinare_in_Classe
48 Recomendado por los habitantes de la zona
Basílica de Sant'Apollinare in Classe
224 Via Romea Sud
48 Recomendado por los habitantes de la zona
La basilica di Sant'Apollinare in Classe è una basilica situata a Ravenna. Nell'ottobre del 1960 papa Giovanni XXIII la elevò alla dignità di basilica minore[1]. La basilica è inserita, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, all'interno del sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna". È di proprietà statale, in gestione al Polo museale dell'Emilia-Romagna. Nel 2015 è stato il monumento più visitato in Emilia-Romagna[2] con 157.736 visitatori. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Sant%27Apollinare_in_Classe
Il palazzo di Teodorico o Teoderico (anche detto cosiddetto palazzo di Teodorico) è un avanzo murario situato a Ravenna, lungo la via di Roma e vicino alla basilica di Sant'Apollinare Nuovo. È chiamato per tradizione, "Palazzo di Teodorico", ma in realtà, questa facciata è quello che resta di una serie di costruzioni di epoche diverse. Quanto resta oggi della costruzione si riduce al blocco di facciata. Resta ancora in discussione l'originaria funzione della fabbrica. Nei primissimi anni del Novecento alcuni studiosi (fra i quali Corrado Ricci, Alessandro Testi Rasponi, Giuseppe Galassi e Gaetano Savini) ritennero che potesse essere una costruzione nata nel VII-VIII secolo e legata al complesso palaziale nata per ospitare gli Esarchi (governatori della città). Nel 1921 Giuseppe Gerola, allora Soprintendente a Ravenna, formulò invece l'ipotesi che si trattasse degli avanzi della chiesa di San Salvatore ad Calchi (distrutta agli inizi del XVI secolo); questa ipotesi fu sviluppata qualche anno dopo da Paolo Verzone. Negli anni '50 del Novecento l'archeologo don Mario Mazzotti ha realizzato alcune indagini archeologiche allo scopo di potere meglio comprendere la storia dell'edificio, senza tuttavia giungere a conclusioni convincenti. Lo studio storico del sito cominciò dopo la scoperta di alcuni mosaici pavimentali nel XIX secolo. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_di_Teodorico
8 Recomendado por los habitantes de la zona
Palace of Theodoric in Ravenna
Via di Roma
8 Recomendado por los habitantes de la zona
Il palazzo di Teodorico o Teoderico (anche detto cosiddetto palazzo di Teodorico) è un avanzo murario situato a Ravenna, lungo la via di Roma e vicino alla basilica di Sant'Apollinare Nuovo. È chiamato per tradizione, "Palazzo di Teodorico", ma in realtà, questa facciata è quello che resta di una serie di costruzioni di epoche diverse. Quanto resta oggi della costruzione si riduce al blocco di facciata. Resta ancora in discussione l'originaria funzione della fabbrica. Nei primissimi anni del Novecento alcuni studiosi (fra i quali Corrado Ricci, Alessandro Testi Rasponi, Giuseppe Galassi e Gaetano Savini) ritennero che potesse essere una costruzione nata nel VII-VIII secolo e legata al complesso palaziale nata per ospitare gli Esarchi (governatori della città). Nel 1921 Giuseppe Gerola, allora Soprintendente a Ravenna, formulò invece l'ipotesi che si trattasse degli avanzi della chiesa di San Salvatore ad Calchi (distrutta agli inizi del XVI secolo); questa ipotesi fu sviluppata qualche anno dopo da Paolo Verzone. Negli anni '50 del Novecento l'archeologo don Mario Mazzotti ha realizzato alcune indagini archeologiche allo scopo di potere meglio comprendere la storia dell'edificio, senza tuttavia giungere a conclusioni convincenti. Lo studio storico del sito cominciò dopo la scoperta di alcuni mosaici pavimentali nel XIX secolo. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_di_Teodorico
Il Mausoleo di Teodorico, a Ravenna, è la più celebre costruzione funeraria degli Ostrogoti. Non sappiamo con precisione quando e da chi fu costruito, vale a dire se alla sua realizzazione provvedesse lo stesso Teodorico il Grande ancora in vita (pertanto prima del 526), o se vi provvedesse la figlia Amalasunta a ridosso della morte del padre. Il mausoleo è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, all'interno del sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna" ed è gestito dal Polo museale dell'Emilia-Romagna. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Mausoleo_di_Teodorico
25 Recomendado por los habitantes de la zona
Mausoleo de Teodorico
14 Via delle Industrie
25 Recomendado por los habitantes de la zona
Il Mausoleo di Teodorico, a Ravenna, è la più celebre costruzione funeraria degli Ostrogoti. Non sappiamo con precisione quando e da chi fu costruito, vale a dire se alla sua realizzazione provvedesse lo stesso Teodorico il Grande ancora in vita (pertanto prima del 526), o se vi provvedesse la figlia Amalasunta a ridosso della morte del padre. Il mausoleo è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, all'interno del sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna" ed è gestito dal Polo museale dell'Emilia-Romagna. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Mausoleo_di_Teodorico
L'origine della piazza va fatta risalire al tardo XIII secolo, quando la famiglia Da Polenta diventò padrona della città. Il centro politico divenne la residenza di Bernardino da Polenta, che il nobile aveva costruito sui resti di un antico palazzo[1] costruito sulla riva del Padenna, il fiume cittadino[2]. La Casa di Bernardino non è da confondere con la Domus Magna della famiglia Da Polenta, che si trovava qualche centinaio di metri più a sud, nell'attuale via G. Mazzini. Contestualmente fu creata la piazza del Comune, allargando la strada prospiciente alla residenza signorile. Nella seconda metà del XIV secolo sul lato sud della piazza fu costruito il palazzo del Rettore di Romagna. Nel 1444 i veneziani, che avevano preso Ravenna tre anni prima, trasferirono la sede del Comune in un palazzo di nuova costruzione (detto "palazzetto veneziano"), eretto tra il palazzo del Rettore e la vecchia sede comunale[3]. Inoltre eseguirono lavori di abbellimento: nel 1483 selciarono la pavimentazione ed eressero due colonne in granito, sulla vetta delle quali posero la statua di Sant'Apollinare e quella di San Vitale. In quest'ultima vi era in origine il Leone di San Marco, che fu abbattuto dai ravennati dopo la fine del dominio veneziano, avvenuta nel 1509. Dopo il ritorno di Ravenna nello Stato Pontificio, la città divenne capoluogo della Legazione di Romagna. Nel 1544 il palazzo del Rettore fu ampliato, inglobando parte del palazzo veneziano, e divenne palazzo Apostolico, sede del cardinal legato e di tutti i dicasteri. Nel 1681 il palazzo dei Da Polenta fu abbattuto e sostituito dall'attuale palazzo Comunale, conosciuto oggi dai ravennati come «Palazzo Merlato». Del precedente palazzo patrizio si salvarono, oltre alle colonne portanti, solo poche parti: la scala d'accesso (che risale almeno al 1411), la pigna e il voltone a cavalcavia (con affreschi di notevole pregio risalenti alla prima metà del XVI secolo). Nel 1696 il palazzo Apostolico fu interamente ristrutturato e ampliato per ordine del cardinal legato Francesco Barberini. Sono degni di nota anche altri edifici civili situati nella piazza, quali: il palazzo ex sede della Banca Nazionale del Lavoro, costruito dall'architetto Camillo Morigia è collegato al palazzo della prefettura da un voltone (il secondo della piazza) dal quale è possibile scorgere la tomba di Dante, opera dello stesso architetto; il Palazzo dei Rasponi del Sale, attuale sede della banca Unicredit, di recente ristrutturazione. La facciata è stata riportata al nuovo, riqualificando notevolmente l'estetica della piazza. Dal giugno 1969 la piazza è chiusa al traffico veicolare ed è completamente pedonalizzata. È stata la prima piazza di Ravenna ad essere stata chiusa al traffico. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_del_Popolo_(Ravenna)
9 Recomendado por los habitantes de la zona
Fontanella Piazza del Popolo
Piazza del Popolo
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L'origine della piazza va fatta risalire al tardo XIII secolo, quando la famiglia Da Polenta diventò padrona della città. Il centro politico divenne la residenza di Bernardino da Polenta, che il nobile aveva costruito sui resti di un antico palazzo[1] costruito sulla riva del Padenna, il fiume cittadino[2]. La Casa di Bernardino non è da confondere con la Domus Magna della famiglia Da Polenta, che si trovava qualche centinaio di metri più a sud, nell'attuale via G. Mazzini. Contestualmente fu creata la piazza del Comune, allargando la strada prospiciente alla residenza signorile. Nella seconda metà del XIV secolo sul lato sud della piazza fu costruito il palazzo del Rettore di Romagna. Nel 1444 i veneziani, che avevano preso Ravenna tre anni prima, trasferirono la sede del Comune in un palazzo di nuova costruzione (detto "palazzetto veneziano"), eretto tra il palazzo del Rettore e la vecchia sede comunale[3]. Inoltre eseguirono lavori di abbellimento: nel 1483 selciarono la pavimentazione ed eressero due colonne in granito, sulla vetta delle quali posero la statua di Sant'Apollinare e quella di San Vitale. In quest'ultima vi era in origine il Leone di San Marco, che fu abbattuto dai ravennati dopo la fine del dominio veneziano, avvenuta nel 1509. Dopo il ritorno di Ravenna nello Stato Pontificio, la città divenne capoluogo della Legazione di Romagna. Nel 1544 il palazzo del Rettore fu ampliato, inglobando parte del palazzo veneziano, e divenne palazzo Apostolico, sede del cardinal legato e di tutti i dicasteri. Nel 1681 il palazzo dei Da Polenta fu abbattuto e sostituito dall'attuale palazzo Comunale, conosciuto oggi dai ravennati come «Palazzo Merlato». Del precedente palazzo patrizio si salvarono, oltre alle colonne portanti, solo poche parti: la scala d'accesso (che risale almeno al 1411), la pigna e il voltone a cavalcavia (con affreschi di notevole pregio risalenti alla prima metà del XVI secolo). Nel 1696 il palazzo Apostolico fu interamente ristrutturato e ampliato per ordine del cardinal legato Francesco Barberini. Sono degni di nota anche altri edifici civili situati nella piazza, quali: il palazzo ex sede della Banca Nazionale del Lavoro, costruito dall'architetto Camillo Morigia è collegato al palazzo della prefettura da un voltone (il secondo della piazza) dal quale è possibile scorgere la tomba di Dante, opera dello stesso architetto; il Palazzo dei Rasponi del Sale, attuale sede della banca Unicredit, di recente ristrutturazione. La facciata è stata riportata al nuovo, riqualificando notevolmente l'estetica della piazza. Dal giugno 1969 la piazza è chiusa al traffico veicolare ed è completamente pedonalizzata. È stata la prima piazza di Ravenna ad essere stata chiusa al traffico. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_del_Popolo_(Ravenna)
La tomba di Dante è il sepolcro in stile neoclassico del poeta Dante Alighieri eretto presso la basilica di San Francesco nel centro di Ravenna. Il Sommo Poeta visse gli ultimi anni della propria esistenza nella città romagnola, morendovi nel 1321. La tomba è monumento nazionale ed attorno ad essa è stata istituita una zona di rispetto e di silenzio chiamata "zona dantesca". All'interno dell'area sono compresi la tomba del poeta, il giardino con il Quadrarco e i chiostri francescani, che ospitano il Museo Dantesco[1]. Nel 2006-07 la tomba è stata sottoposta a un accurato restauro e la facciata è stata completamente ridipinta. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Tomba_di_Dante
48 Recomendado por los habitantes de la zona
Tumba de Dante
9 Via Dante Alighieri
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La tomba di Dante è il sepolcro in stile neoclassico del poeta Dante Alighieri eretto presso la basilica di San Francesco nel centro di Ravenna. Il Sommo Poeta visse gli ultimi anni della propria esistenza nella città romagnola, morendovi nel 1321. La tomba è monumento nazionale ed attorno ad essa è stata istituita una zona di rispetto e di silenzio chiamata "zona dantesca". All'interno dell'area sono compresi la tomba del poeta, il giardino con il Quadrarco e i chiostri francescani, che ospitano il Museo Dantesco[1]. Nel 2006-07 la tomba è stata sottoposta a un accurato restauro e la facciata è stata completamente ridipinta. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Tomba_di_Dante
La basilica di San Francesco è un importante luogo di culto cattolico del centro storico di Ravenna, situata nell'omonima piazza; è sede di parrocchia affidata all'Ordine dei frati minori conventuali. L'attuale edificio risale al IX-X secolo, ed è stato più volte rimaneggiato sia all'esterno, sia all'interno. Visitando la Basilica, dove si svolsero nel 1321 le ultime esequie del Sommo Poeta, si può notare sotto l’altare una apertura a finestra: accendendo la luce con una moneta da 0,50 €, si resta sorpresi dalla suggestione della Cripta invasa dall'acqua, con il pavimento musivo a disegni geometrici e alcune colonnine. La Cripta è sotto il livello del mare e l'acqua pulita la invade come fosse una piccola piscina, dove nuotano anche diversi pesci rossi Fonti https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_San_Francesco_(Ravenna) http://www.turismo.ra.it/ita/Scopri-il-territorio/Personaggi_-storia_-tradizioni/Curiosit%C3%A0/La-Cripta-della-Basilica-di-San-Francesco
15 Recomendado por los habitantes de la zona
Basilica di San Francesco
3 Piazza S. Francesco
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La basilica di San Francesco è un importante luogo di culto cattolico del centro storico di Ravenna, situata nell'omonima piazza; è sede di parrocchia affidata all'Ordine dei frati minori conventuali. L'attuale edificio risale al IX-X secolo, ed è stato più volte rimaneggiato sia all'esterno, sia all'interno. Visitando la Basilica, dove si svolsero nel 1321 le ultime esequie del Sommo Poeta, si può notare sotto l’altare una apertura a finestra: accendendo la luce con una moneta da 0,50 €, si resta sorpresi dalla suggestione della Cripta invasa dall'acqua, con il pavimento musivo a disegni geometrici e alcune colonnine. La Cripta è sotto il livello del mare e l'acqua pulita la invade come fosse una piccola piscina, dove nuotano anche diversi pesci rossi Fonti https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_San_Francesco_(Ravenna) http://www.turismo.ra.it/ita/Scopri-il-territorio/Personaggi_-storia_-tradizioni/Curiosit%C3%A0/La-Cripta-della-Basilica-di-San-Francesco
a Biblioteca Classense è una storica biblioteca sita nella città di Ravenna. Dal 2002 è affidata in gestione a un'istituzione appositamente costituita. Presso la Biblioteca Classense sono visibili alcuni cimeli della storia d’amore fra il poeta Lord Byron e la contessina Teresa Gamba, come lettere, ciocche di capelli. Fonti https://it.wikipedia.org/wiki/Biblioteca_Classense http://www.turismo.ra.it/ita/Scopri-il-territorio/Personaggi_-storia_-tradizioni/Curiosit%C3%A0/Lord-George-Byron-a-Ravenna
11 Recomendado por los habitantes de la zona
Istituzione Biblioteca Classense
3 Via Alfredo Baccarini
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a Biblioteca Classense è una storica biblioteca sita nella città di Ravenna. Dal 2002 è affidata in gestione a un'istituzione appositamente costituita. Presso la Biblioteca Classense sono visibili alcuni cimeli della storia d’amore fra il poeta Lord Byron e la contessina Teresa Gamba, come lettere, ciocche di capelli. Fonti https://it.wikipedia.org/wiki/Biblioteca_Classense http://www.turismo.ra.it/ita/Scopri-il-territorio/Personaggi_-storia_-tradizioni/Curiosit%C3%A0/Lord-George-Byron-a-Ravenna
La Domus dei tappeti di pietra è un sito archeologico della città di Ravenna collocato in un ambiente ipogeo situato circa tre metri sotto la Chiesa di Sant'Eufemia. Il sito fu ritrovato fortuitamente nel 1993 durante i lavori per la costruzione di alcune autorimesse sotterranee in via D'Azeglio 47. Venne alla luce un palazzo interamente decorato con meravigliosi mosaici e intarsi marmorei, databile al periodo bizantino. Le pavimentazioni musive sono decorate con elementi geometrici, vegetali e figurativi, per una superficie complessiva di 700 m². Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Domus_dei_tappeti_di_pietra
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CHIESA DI SANTA EUFEMIA
Via Gian Battista Barbiani
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La Domus dei tappeti di pietra è un sito archeologico della città di Ravenna collocato in un ambiente ipogeo situato circa tre metri sotto la Chiesa di Sant'Eufemia. Il sito fu ritrovato fortuitamente nel 1993 durante i lavori per la costruzione di alcune autorimesse sotterranee in via D'Azeglio 47. Venne alla luce un palazzo interamente decorato con meravigliosi mosaici e intarsi marmorei, databile al periodo bizantino. Le pavimentazioni musive sono decorate con elementi geometrici, vegetali e figurativi, per una superficie complessiva di 700 m². Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Domus_dei_tappeti_di_pietra
Il museo arcivescovile di Ravenna ha sede nel Palazzo Arcivescovile, nel centro storico della città. Fondato nel 1734, è il primo museo diocesano sorto in Italia. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_arcivescovile_di_Ravenna
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Archiepiscopal Museum
1 P.za Arcivescovado
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Il museo arcivescovile di Ravenna ha sede nel Palazzo Arcivescovile, nel centro storico della città. Fondato nel 1734, è il primo museo diocesano sorto in Italia. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_arcivescovile_di_Ravenna
Il Museo nazionale di Ravenna è un museo istituito a Ravenna, che conserva materiale archeologico, reperti lapidei di varie epoche e oggetti d'arte (bronzetti, avori, icone, armi, ceramiche). Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_nazionale_di_Ravenna
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National Museum of Ravenna
17 Via San Vitale
7 Recomendado por los habitantes de la zona
Il Museo nazionale di Ravenna è un museo istituito a Ravenna, che conserva materiale archeologico, reperti lapidei di varie epoche e oggetti d'arte (bronzetti, avori, icone, armi, ceramiche). Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_nazionale_di_Ravenna
Il teatro venne realizzato per volere dell'amministrazione comunale a seguito del progressivo degrado del principale teatro dell'epoca, il "Teatro Comunitativo". Nel 1838 l'amministrazione individuò presso la piazzetta degli Svizzeri il luogo ideale per la costruzione della nuova struttura, la cui progettazione fu affidata ai veneziani Tommaso e Giovan Battista Meduna, già restauratori del Gran Teatro La Fenice di Venezia. Dopo la prima progettazione di un edificio con facciata monumentale verso la piazza, il progetto definitivo del 1840, più ridotto, favorì l'orientamento longitudinale, con fronte verso la strada del Seminario vecchio, attualmente rinominata via Mariani. Nello stesso anno venne posata la prima pietra dell'edificio di ispirazione neoclassica, che ricordava nei tratti principali il teatro veneziano. L'interno L'inaugurazione avvenne il 15 maggio 1852 con "Roberto il diavolo" di Giacomo Meyerbeer, diretto da Giovanni Nostini, seguito dal ballo "La zingara", con l'étoile Augusta Maywood. Nel maggio del 1889 Antonino Palminteri, direttore d'orchestra e compositore, dirige Il Trovatore di Giuseppe Verdi. Nel maggio del 1897 Antonino Palminteri ritorna al D.Alighieri per dirigere il balletto Sieba di Marenco e La Bohème di Giacomo Puccini, il successo fu così strepitoso, che la stampa così si espresse:" [...] È indispensabile quindi una esecuzione accurata a rendere nette certe differenze di coloriti, certe finezze, certe soavità di armonie espressive. Il M° PALMINTERI che sente e che conosce tutto ciò, sa comunicare agli altri il suo intelletto, il suo sentimento d'artista"[1]. Nel 1929 fu realizzato un adeguamento tecnico con la creazione del "golfo mistico", della galleria nei palchi di quart'ordine, ed il rinnovo dei camerini. Nei decenni seguenti l'Alighieri si ritagliò un posto non trascurabile fra i teatri della provincia italiana fino al primo dopoguerra. Gli anni 1940 e 1950 videro ancora un'intensa presenza di ottime compagnie di prosa e di rivista, mentre l'attività musicale si focalizzò su concerti cameristici per lo più di respiro locale (ma tra i più celebri si annoverò anche la presenza di Arturo Benedetti Michelangeli, Alfred Cortot, Nathan Milstein, Andrés Segovia, il Quartetto Italiano, I Musici) e sul repertorio lirico (Maria Callas fu interprete de "La forza del destino" nel 1954). Nell'estate del 1959 venne interrotta l'attività per necessità di consolidamento delle strutture: vennero completamente rifatti la platea e il palcoscenico, rinnovate le tappezzerie e l'impianto di illuminazione, con la collocazione di un nuovo lampadario. Le attività ripresero dopo quasi otto anni, l'11 febbraio 1967, con un concerto dell'Orchestra Filarmonica di Lubjana. Il successivo legame con il Teatro Comunale di Bologna e l'inserimento nel circuito ATER ha favorito il rinnovo del repertorio delle stagioni liriche, che però al termine degli anni 1970 vennero dirottate nell'arena della Rocca Brancaleone. Durante gli anni 1980 e anni 1990, altri restauri portarono al rifacimento della pavimentazione della platea, all'inserimento dell'aria condizionata, al rinnovo delle tappezzerie e all'adeguamento delle uscite, diventando sede ufficiale dei principali eventi del Ravenna Festival. Il 29 ottobre 1995 avviene la première postuma in concerto di "Trittico drammatico" di Francesco Balilla Pratella. Il 10 febbraio 2004, per i 350 anni dalla nascita del fusignanese Arcangelo Corelli, la sala del Ridotto è stata ufficialmente dedicata al compositore, inaugurando, alla presenza di Riccardo Muti, un busto bronzeo realizzato dallo scultore tedesco Peter Götz Güttler. Il Teatro Alighieri è sede della stagione di prosa, diretta e organizzata da Ravenna Teatro. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Teatro_Dante_Alighieri
21 Recomendado por los habitantes de la zona
Teatro Comunale Alighieri, Ravenna
2 Via Angelo Mariani
21 Recomendado por los habitantes de la zona
Il teatro venne realizzato per volere dell'amministrazione comunale a seguito del progressivo degrado del principale teatro dell'epoca, il "Teatro Comunitativo". Nel 1838 l'amministrazione individuò presso la piazzetta degli Svizzeri il luogo ideale per la costruzione della nuova struttura, la cui progettazione fu affidata ai veneziani Tommaso e Giovan Battista Meduna, già restauratori del Gran Teatro La Fenice di Venezia. Dopo la prima progettazione di un edificio con facciata monumentale verso la piazza, il progetto definitivo del 1840, più ridotto, favorì l'orientamento longitudinale, con fronte verso la strada del Seminario vecchio, attualmente rinominata via Mariani. Nello stesso anno venne posata la prima pietra dell'edificio di ispirazione neoclassica, che ricordava nei tratti principali il teatro veneziano. L'interno L'inaugurazione avvenne il 15 maggio 1852 con "Roberto il diavolo" di Giacomo Meyerbeer, diretto da Giovanni Nostini, seguito dal ballo "La zingara", con l'étoile Augusta Maywood. Nel maggio del 1889 Antonino Palminteri, direttore d'orchestra e compositore, dirige Il Trovatore di Giuseppe Verdi. Nel maggio del 1897 Antonino Palminteri ritorna al D.Alighieri per dirigere il balletto Sieba di Marenco e La Bohème di Giacomo Puccini, il successo fu così strepitoso, che la stampa così si espresse:" [...] È indispensabile quindi una esecuzione accurata a rendere nette certe differenze di coloriti, certe finezze, certe soavità di armonie espressive. Il M° PALMINTERI che sente e che conosce tutto ciò, sa comunicare agli altri il suo intelletto, il suo sentimento d'artista"[1]. Nel 1929 fu realizzato un adeguamento tecnico con la creazione del "golfo mistico", della galleria nei palchi di quart'ordine, ed il rinnovo dei camerini. Nei decenni seguenti l'Alighieri si ritagliò un posto non trascurabile fra i teatri della provincia italiana fino al primo dopoguerra. Gli anni 1940 e 1950 videro ancora un'intensa presenza di ottime compagnie di prosa e di rivista, mentre l'attività musicale si focalizzò su concerti cameristici per lo più di respiro locale (ma tra i più celebri si annoverò anche la presenza di Arturo Benedetti Michelangeli, Alfred Cortot, Nathan Milstein, Andrés Segovia, il Quartetto Italiano, I Musici) e sul repertorio lirico (Maria Callas fu interprete de "La forza del destino" nel 1954). Nell'estate del 1959 venne interrotta l'attività per necessità di consolidamento delle strutture: vennero completamente rifatti la platea e il palcoscenico, rinnovate le tappezzerie e l'impianto di illuminazione, con la collocazione di un nuovo lampadario. Le attività ripresero dopo quasi otto anni, l'11 febbraio 1967, con un concerto dell'Orchestra Filarmonica di Lubjana. Il successivo legame con il Teatro Comunale di Bologna e l'inserimento nel circuito ATER ha favorito il rinnovo del repertorio delle stagioni liriche, che però al termine degli anni 1970 vennero dirottate nell'arena della Rocca Brancaleone. Durante gli anni 1980 e anni 1990, altri restauri portarono al rifacimento della pavimentazione della platea, all'inserimento dell'aria condizionata, al rinnovo delle tappezzerie e all'adeguamento delle uscite, diventando sede ufficiale dei principali eventi del Ravenna Festival. Il 29 ottobre 1995 avviene la première postuma in concerto di "Trittico drammatico" di Francesco Balilla Pratella. Il 10 febbraio 2004, per i 350 anni dalla nascita del fusignanese Arcangelo Corelli, la sala del Ridotto è stata ufficialmente dedicata al compositore, inaugurando, alla presenza di Riccardo Muti, un busto bronzeo realizzato dallo scultore tedesco Peter Götz Güttler. Il Teatro Alighieri è sede della stagione di prosa, diretta e organizzata da Ravenna Teatro. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Teatro_Dante_Alighieri
Casa dove morì Anita Garibaldi
Via Mandriole
La Pialassa (o Piallassa) della Baiona è un'area naturale protetta situata nel comune di Ravenna, a circa 10 km a nord della città. L'area è caratterizzata da un bacino lagunare di acqua salmastra[1], con limitatissimi apporti di acqua dolce e con vegetazione a junceti e salicornieti. Nel 1981 è stata inclusa nelle lista delle zone umide italiane di importanza internazionale tutelate dalla Convenzione di Ramsar e fa parte del Parco regionale del Delta del Po. La laguna è formata da una rete di canali, con profondità da 1 a 4 metri, a spina di pesce che dal fiume Lamone confluiscono verso il porto del canale Candiano. Lungo i canali sono presenti numerosi capanni da caccia e da pesca, presso uno dei quali - denominato Capanno del Pontaccio - trovò rifugio Giuseppe Garibaldi il 7 agosto 1849. Si consiglia caldamente di portare repellente per insetti se decidete di visitare il parco
Parco Regionale del Delta del Po Piallasse di Ravenna
La Pialassa (o Piallassa) della Baiona è un'area naturale protetta situata nel comune di Ravenna, a circa 10 km a nord della città. L'area è caratterizzata da un bacino lagunare di acqua salmastra[1], con limitatissimi apporti di acqua dolce e con vegetazione a junceti e salicornieti. Nel 1981 è stata inclusa nelle lista delle zone umide italiane di importanza internazionale tutelate dalla Convenzione di Ramsar e fa parte del Parco regionale del Delta del Po. La laguna è formata da una rete di canali, con profondità da 1 a 4 metri, a spina di pesce che dal fiume Lamone confluiscono verso il porto del canale Candiano. Lungo i canali sono presenti numerosi capanni da caccia e da pesca, presso uno dei quali - denominato Capanno del Pontaccio - trovò rifugio Giuseppe Garibaldi il 7 agosto 1849. Si consiglia caldamente di portare repellente per insetti se decidete di visitare il parco
Nel 1441, in seguito alla sconfitta di Ostasio III da Polenta, la Serenissima assunse il controllo di Ravenna[1]. Tra i lavori predisposti per la città vi fu una particolare attenzione al rifacimento delle fortificazioni e delle mura. In quest'ottica il governo veneziano progettò la costruzione di una fortezza, scegliendone accuratamente la disposizione. La costruzione aveva un duplice fine: non solo doveva proteggere la città sul lato nord-est, ma sarebbe potuta essere utile anche in caso di una ribellione civile. I lavori vennero sostenuti dal doge Francesco Foscari che nel 1456 ottenne l'approvazione da parte del Senato della Repubblica Veneta. Il progetto fu invece redatto da Giacomo Corner e Vitale Lando e messo in opera sotto la direzione di Giovanni Francesco da Massa. Il 25 maggio 1457 il podestà Pietro Zorzi interrò tre monete di rame sulle quali l'arcivescovo Bartolomeo Roverella pose la prima pietra, dando così inizio al cantiere. Molto del materiale utilizzato per la costruzione proveniva da altre costruzioni preesistenti come la chiesa di Sant'Andrea dei Goti, il palazzo Beldeduit dei Da Polenta e dalle mura di Cesarea. La rocca venne messa in esercizio durante la costruzione poiché già il 19 gennaio 1460 il doge Pasquale Malipiero scrisse al podestà di Ravenna affinché fornisse assistenza al castellano Marco di Riniero e alle prime truppe stanziate. Non vi è quindi una data esatta di fine dei lavori anche se l'ultimazione delle difese della cittadella avvenne entro il 1470. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Rocca_Brancaleone
17 Recomendado por los habitantes de la zona
Rocca Brancaleone
35 Via Rocca Brancaleone
17 Recomendado por los habitantes de la zona
Nel 1441, in seguito alla sconfitta di Ostasio III da Polenta, la Serenissima assunse il controllo di Ravenna[1]. Tra i lavori predisposti per la città vi fu una particolare attenzione al rifacimento delle fortificazioni e delle mura. In quest'ottica il governo veneziano progettò la costruzione di una fortezza, scegliendone accuratamente la disposizione. La costruzione aveva un duplice fine: non solo doveva proteggere la città sul lato nord-est, ma sarebbe potuta essere utile anche in caso di una ribellione civile. I lavori vennero sostenuti dal doge Francesco Foscari che nel 1456 ottenne l'approvazione da parte del Senato della Repubblica Veneta. Il progetto fu invece redatto da Giacomo Corner e Vitale Lando e messo in opera sotto la direzione di Giovanni Francesco da Massa. Il 25 maggio 1457 il podestà Pietro Zorzi interrò tre monete di rame sulle quali l'arcivescovo Bartolomeo Roverella pose la prima pietra, dando così inizio al cantiere. Molto del materiale utilizzato per la costruzione proveniva da altre costruzioni preesistenti come la chiesa di Sant'Andrea dei Goti, il palazzo Beldeduit dei Da Polenta e dalle mura di Cesarea. La rocca venne messa in esercizio durante la costruzione poiché già il 19 gennaio 1460 il doge Pasquale Malipiero scrisse al podestà di Ravenna affinché fornisse assistenza al castellano Marco di Riniero e alle prime truppe stanziate. Non vi è quindi una data esatta di fine dei lavori anche se l'ultimazione delle difese della cittadella avvenne entro il 1470. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Rocca_Brancaleone
10 Recomendado por los habitantes de la zona
Parco di Teodorico
Via Pomposa
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8 Recomendado por los habitantes de la zona
Bueno para picnic
4 Viale Santi Baldini
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La chiesa di San Giovanni Evangelista a Ravenna, detta anche dei Santi Nicandro e Marciano (martiri nel 303 d.C. a Venafro). Edificata nel V secolo, è la chiesa più antica della città. Venne costruita per volontà di Galla Placidia in seguito ad un voto fatto all'evangelista Giovanni durante la perigliosa traversata che da Costantinopoli la ricondusse a Ravenna nel 424: viste le pessime condizioni atmosferiche, la sovrana promise che, se avesse toccato terra, avrebbe costruito una chiesa dedicata a Giovanni nel luogo dello sbarco. Attorno all'anno Mille la chiesa divenne sede di un gruppo di monaci benedettini che vi costruirono accanto un importante monastero. Nel XIV secolo la chiesa e il monastero furono rinnovati seguendo il gusto gotico; di quell'intervento resta l'interessantissimo portale con profonda strombatura ogivale. Durante la Seconda guerra mondiale la chiesa venne bombardata dagli angloamericani e pesantemente danneggiata, in seguito fu poi restaurata. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Giovanni_Evangelista_(Ravenna)
7 Recomendado por los habitantes de la zona
San Giovanni Evangelista, Ravenna
Viale Luigi Carlo Farini
7 Recomendado por los habitantes de la zona
La chiesa di San Giovanni Evangelista a Ravenna, detta anche dei Santi Nicandro e Marciano (martiri nel 303 d.C. a Venafro). Edificata nel V secolo, è la chiesa più antica della città. Venne costruita per volontà di Galla Placidia in seguito ad un voto fatto all'evangelista Giovanni durante la perigliosa traversata che da Costantinopoli la ricondusse a Ravenna nel 424: viste le pessime condizioni atmosferiche, la sovrana promise che, se avesse toccato terra, avrebbe costruito una chiesa dedicata a Giovanni nel luogo dello sbarco. Attorno all'anno Mille la chiesa divenne sede di un gruppo di monaci benedettini che vi costruirono accanto un importante monastero. Nel XIV secolo la chiesa e il monastero furono rinnovati seguendo il gusto gotico; di quell'intervento resta l'interessantissimo portale con profonda strombatura ogivale. Durante la Seconda guerra mondiale la chiesa venne bombardata dagli angloamericani e pesantemente danneggiata, in seguito fu poi restaurata. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Giovanni_Evangelista_(Ravenna)

Dove bere e mangiare

Questa e' una lista di alcuni dei locali/ ristoranti che meritano di essere visitati in città. Consiglio caldamente di visitare il sito web di ogni locale per verificare orari e giorni di apertura
Nel cuore di Ravenna, dal 1975 esiste un punto fisso di ritrovo dei ravennati e dei turisti, la Ca' de Vèn , un locale insediato in un palazzo quattrocentesco con un fascino di altri tempi, l'enoteca, che ancora oggi presenta, negli scaffali ottocenteschi, le bottiglie dei più prestigiosi vini romagnoli e che riserva un angolo a libri e riviste care ai cultori del dialetto e delle tradizioni popolari di Romagna. In questo ristorante si possono gustare momenti di tradizioni enoculinarie che ricordano tempi passati, con piatti tipici Romagnoli e la vera "Piadina" fatta all'interno del locale. http://www.cadeven.it/
58 Recomendado por los habitantes de la zona
Ristorante Ca' de Vèn
24 Via Corrado Ricci
58 Recomendado por los habitantes de la zona
Nel cuore di Ravenna, dal 1975 esiste un punto fisso di ritrovo dei ravennati e dei turisti, la Ca' de Vèn , un locale insediato in un palazzo quattrocentesco con un fascino di altri tempi, l'enoteca, che ancora oggi presenta, negli scaffali ottocenteschi, le bottiglie dei più prestigiosi vini romagnoli e che riserva un angolo a libri e riviste care ai cultori del dialetto e delle tradizioni popolari di Romagna. In questo ristorante si possono gustare momenti di tradizioni enoculinarie che ricordano tempi passati, con piatti tipici Romagnoli e la vera "Piadina" fatta all'interno del locale. http://www.cadeven.it/
Locanda Del Melarancio
33 Via Mentana
Il Messico a Ravenna! Eccezionale ristorante messicano in centro a Ravenna. Attenzione perché bisogna prenotare con largo anticipo per trovare un tavolo libero, in alternativa fanno anche servizio di take away https://mr-mex-ristorante-take-away-messicano.business.site/
Mr. Mex Ristorante Take Away Messicano
5 Piazza Francesco Baracca
Il Messico a Ravenna! Eccezionale ristorante messicano in centro a Ravenna. Attenzione perché bisogna prenotare con largo anticipo per trovare un tavolo libero, in alternativa fanno anche servizio di take away https://mr-mex-ristorante-take-away-messicano.business.site/
La migliore pizza da sporto della città pizzaplanetravenna.com
Pizza Planet
15 Via Aldo Bozzi
La migliore pizza da sporto della città pizzaplanetravenna.com
'L'Osteria dei Battibecchi è una chicca del centro storico di Ravenna: piccola e accogliente, vanta già la segnalazione di Slow Food nella guida "Osterie d'Italia". La cucina dell'osteria ha di fatto portato a tavola l'esperienza e le tradizioni dell'azdora romagnola, dimostrando la capacità di proporre i piatti poveri della nostra cultura come capolavori del gusto. L'attenzione minuziosa per i particolari, anche nell'arredo del locale, che cita mestieri senza dimenticare un prezioso richiamo al mosaico, crea quell'atmosfera di calore casalingo che solo le cucine di una volta possono eguagliare. Piatti, neanche a dirlo, preparati con prodotti di giornata: dalle minestre e piadine tirate a mano, ai dolci fatti "in casa".' https://it-it.facebook.com/pages/category/Emilia-Romagna-Restaurant/Osteria-dei-Battibecchi-216413148374601/
Osteria dei Battibecchi
16 Via della Tesoreria Vecchia
'L'Osteria dei Battibecchi è una chicca del centro storico di Ravenna: piccola e accogliente, vanta già la segnalazione di Slow Food nella guida "Osterie d'Italia". La cucina dell'osteria ha di fatto portato a tavola l'esperienza e le tradizioni dell'azdora romagnola, dimostrando la capacità di proporre i piatti poveri della nostra cultura come capolavori del gusto. L'attenzione minuziosa per i particolari, anche nell'arredo del locale, che cita mestieri senza dimenticare un prezioso richiamo al mosaico, crea quell'atmosfera di calore casalingo che solo le cucine di una volta possono eguagliare. Piatti, neanche a dirlo, preparati con prodotti di giornata: dalle minestre e piadine tirate a mano, ai dolci fatti "in casa".' https://it-it.facebook.com/pages/category/Emilia-Romagna-Restaurant/Osteria-dei-Battibecchi-216413148374601/
Felliniscalinocinque
15 Piazza John Fitzgerald Kennedy
Suggestivo ristorante sul porto canale della città ricavato all'interno di un magazzino storico del porto https://www.darsenale.it/#benvenuto
Darsenale - bizantina brewpub
Viale Giovanna Bosi Maramotti
Suggestivo ristorante sul porto canale della città ricavato all'interno di un magazzino storico del porto https://www.darsenale.it/#benvenuto
https://www.cabiriaravenna.it/
6 Recomendado por los habitantes de la zona
Cabiria Wine Bar
8 Via Filippo Mordani
6 Recomendado por los habitantes de la zona
https://www.cabiriaravenna.it/
Il Ristorante Molinetto è il luogo ideale dove trascorrere tempo con la tua famiglia, gli amici, i colleghi di lavoro o chiunque desideri gustare insieme a te i sapori genuini di una volta, avvolto in un clima ospitale e conviviale. https://www.ristorantemolinetto.it/
Ristorante Pizzeria Molinetto
139/B Via Sinistra Canale Molinetto
Il Ristorante Molinetto è il luogo ideale dove trascorrere tempo con la tua famiglia, gli amici, i colleghi di lavoro o chiunque desideri gustare insieme a te i sapori genuini di una volta, avvolto in un clima ospitale e conviviale. https://www.ristorantemolinetto.it/
Una cena o un aperitivo sulla spiaggia sono d'obbigo per chi visita la citta' nei mesi estivi http://www.coco-loco.it/
Bagno Cocoloco
268 Viale delle Nazioni
Una cena o un aperitivo sulla spiaggia sono d'obbigo per chi visita la citta' nei mesi estivi http://www.coco-loco.it/
Per mangiare del buon pesce senza senza dover spendere una fortuna consiglio questa trattoria https://www.trattoriacubana.it/
Trattoria Cubana
37 Via Molo Dalmazia
Per mangiare del buon pesce senza senza dover spendere una fortuna consiglio questa trattoria https://www.trattoriacubana.it/
I Fanti
179 Viale delle Nazioni
Gelato artigianale da provare se si passeggia nel centro storico
Sorbetteria Degli Esarchi
11 Via IV Novembre
Gelato artigianale da provare se si passeggia nel centro storico
Uno dei migliori gelati artigianali della città
TUTTO GELATO Ravenna
6 Viale Isaac Newton
Uno dei migliori gelati artigianali della città
Per una colazione o un aperitivo https://www.caffetteriadellalirica.it/
Caffetteria della Lirica
23 Via Della Lirica
Per una colazione o un aperitivo https://www.caffetteriadellalirica.it/
Ristorante di cucina tradizionale romagnola, assolutamente da provare per chi non ci e' mai stato. E' situato a circa 30 KM da Ravenna, facilmente raggiungibile in auto
26 Recomendado por los habitantes de la zona
Casa Delle Aie
4 Via Aldo Ascione
26 Recomendado por los habitantes de la zona
Ristorante di cucina tradizionale romagnola, assolutamente da provare per chi non ci e' mai stato. E' situato a circa 30 KM da Ravenna, facilmente raggiungibile in auto
Osteria tipica romagnola, situata nelle colline di Bertinoro da visitare per chi amala piadina e il buon vino, nei mesi primaverili/estivi e' possibile sedere nella terrazza esterna con una bella vista panoramica
Ca’ de Bè Osteria Enoteca
9 Piazza della Libertà
Osteria tipica romagnola, situata nelle colline di Bertinoro da visitare per chi amala piadina e il buon vino, nei mesi primaverili/estivi e' possibile sedere nella terrazza esterna con una bella vista panoramica

Shopping

Per fare shopping in città
12 Recomendado por los habitantes de la zona
Centro Commerciale Esp
74 Via M. Bussato
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Per fare shopping in città
Lo shoping nel centro della città
Via Camillo Benso Cavour
Via Camillo Benso Cavour
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I divertimenti

Per passare una giornata all'insegna del divertimento il parco merita sicuramente una visita. Consiglio l'acquisto dei biglietti online per usufruire di un picciolo sconto
43 Recomendado por los habitantes de la zona
Mirabilandia Ingresso station
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Per passare una giornata all'insegna del divertimento il parco merita sicuramente una visita. Consiglio l'acquisto dei biglietti online per usufruire di un picciolo sconto
Lo zoo safari e' consigliato a famiglie con bambini, potrete osservare da vicino numerosi animali esotici e non. I bambini sicuramente ameranno accarezzare dar da mangiare alle caprette
28 Recomendado por los habitantes de la zona
Safari Ravenna
2 Via dei Tre Lati
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Lo zoo safari e' consigliato a famiglie con bambini, potrete osservare da vicino numerosi animali esotici e non. I bambini sicuramente ameranno accarezzare dar da mangiare alle caprette
Parco divertimenti per i bambini e i piu' grandi, facilmente raggiungibile da Ravenna in meno di un'ora di auto www.fiabilandia.net
54 Recomendado por los habitantes de la zona
Fiabilandia
54 Recomendado por los habitantes de la zona
Parco divertimenti per i bambini e i piu' grandi, facilmente raggiungibile da Ravenna in meno di un'ora di auto www.fiabilandia.net
Un ampio parco acquatico ad un'ora di auto da Ravenna www.aquafan.it
154 Recomendado por los habitantes de la zona
Aquafan
6 Viale Ascoli Piceno
154 Recomendado por los habitantes de la zona
Un ampio parco acquatico ad un'ora di auto da Ravenna www.aquafan.it
Per gli amanti dell'equitazione anche non esperti consiglio questo maneggio a pochi chilometri dalla città nelle colline di Faenza, a prezzi veramente accessibili potete organizzare da una breve passeggiata di un'ora ad un'intera escursione di una giornata a cavallo con guida esperta, per i piccini e' anche possibile prenotare un giro sul pony. ricordatevi di chiamare in anticipo per concordare date ed orari maneggioamicocavallo.it
Amico Cavallo
1 Via Monte Spada
Per gli amanti dell'equitazione anche non esperti consiglio questo maneggio a pochi chilometri dalla città nelle colline di Faenza, a prezzi veramente accessibili potete organizzare da una breve passeggiata di un'ora ad un'intera escursione di una giornata a cavallo con guida esperta, per i piccini e' anche possibile prenotare un giro sul pony. ricordatevi di chiamare in anticipo per concordare date ed orari maneggioamicocavallo.it
Per gli amanti della musica e delle serate all'aperto per tutti i mesi estivi quasi tutti i bagni offrono feste aperitivi e musica per passare una piacevole serata, per citarne alcuni, Duna degli orsi, Donna rosa, Coco Loco, Lucciola, Obelix, Sottomarino, Peter Pan, Hookipa, Zanzibar. Il mio consiglio e' di consultare il relativo sito web per capire quale evento vi attira di più. Oltre ai vari bagni sulla spiaggia nel centro della città e' poi possibile trovare numerosi pub e ristoranti per continuare la serata
30 Recomendado por los habitantes de la zona
Marina di Ravenna
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Per gli amanti della musica e delle serate all'aperto per tutti i mesi estivi quasi tutti i bagni offrono feste aperitivi e musica per passare una piacevole serata, per citarne alcuni, Duna degli orsi, Donna rosa, Coco Loco, Lucciola, Obelix, Sottomarino, Peter Pan, Hookipa, Zanzibar. Il mio consiglio e' di consultare il relativo sito web per capire quale evento vi attira di più. Oltre ai vari bagni sulla spiaggia nel centro della città e' poi possibile trovare numerosi pub e ristoranti per continuare la serata
MultiSala con ristoranti bowling e biliardo
9 Recomendado por los habitantes de la zona
CinemaCity Ravenna
7 Via Secondo Bini
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Escursioni fuori città di una giornata

E' possibile raggiungere Venezia sia in auto che in treno per un'escursione di una giornata, che vi permetterà' di visitare le bellezze principali di Venezia
788 Recomendado por los habitantes de la zona
Venice
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E' possibile raggiungere Venezia sia in auto che in treno per un'escursione di una giornata, che vi permetterà' di visitare le bellezze principali di Venezia
Firenze e' raggiungibile in giornata sia in auto che in treno per una escursione di una giornata che vi permetterà di visitare le principali bellezze di Firenze
1943 Recomendado por los habitantes de la zona
Florence
1943 Recomendado por los habitantes de la zona
Firenze e' raggiungibile in giornata sia in auto che in treno per una escursione di una giornata che vi permetterà di visitare le principali bellezze di Firenze
La repubblica di San Marino e' la più antica repubblica d'europa, secondo la tradizione fondata nel 301 d.C. E' situata a 90 km da Ravenna, facilmente raggiungibile in auto, e vanta un centro medievale ricco di negozi di souvenir con una vista panoramica sulla Romagna molto bella
227 Recomendado por los habitantes de la zona
San Marino
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La repubblica di San Marino e' la più antica repubblica d'europa, secondo la tradizione fondata nel 301 d.C. E' situata a 90 km da Ravenna, facilmente raggiungibile in auto, e vanta un centro medievale ricco di negozi di souvenir con una vista panoramica sulla Romagna molto bella
Suggestive grotte carsiche che sono visitabili con guida alla scoperta delle numerose formazioni di stalattiti e stalagmiti. La località e raggiungibile in auto in poco più' di 2 ore di auto da Ravenna
284 Recomendado por los habitantes de la zona
Cuevas de Frasassi
Località la Cuna
284 Recomendado por los habitantes de la zona
Suggestive grotte carsiche che sono visitabili con guida alla scoperta delle numerose formazioni di stalattiti e stalagmiti. La località e raggiungibile in auto in poco più' di 2 ore di auto da Ravenna
La città di Ferrara dista poche decine di chilometri può essere raggiunta sia in auto che in treno. La cattedrale e il castello sono i principali luoghi di interesse e da soli meritano ampiamente il viaggio. A fine agosto inoltre e' possibile assistere al Ferrara buskers festival con numerosi artisti di strada che si esibiscono per le vie de centro
92 Recomendado por los habitantes de la zona
Ferrara
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La città di Ferrara dista poche decine di chilometri può essere raggiunta sia in auto che in treno. La cattedrale e il castello sono i principali luoghi di interesse e da soli meritano ampiamente il viaggio. A fine agosto inoltre e' possibile assistere al Ferrara buskers festival con numerosi artisti di strada che si esibiscono per le vie de centro
Bologna dista 80 Km da Ravenna, può' essere facilmente raggiunta sia in auto che in treno e merita una visita per il duomo la piazza maggiore con la statua del Nettuno le due torri e l'antica università' giusto per citare alcune attrazioni della città
232 Recomendado por los habitantes de la zona
Bologna
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Bologna dista 80 Km da Ravenna, può' essere facilmente raggiunta sia in auto che in treno e merita una visita per il duomo la piazza maggiore con la statua del Nettuno le due torri e l'antica università' giusto per citare alcune attrazioni della città
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Urbino
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Mantua
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Recanati
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San Leo
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